LA NOSTRA STORIA

E' un'altra la storia che si racconta, non quella che nessuno ti vuole dire, non quella che servirebbe per rimettere insieme pezzi del proprio vissuto. Quando sei nata cos'è successo? immaginavano che un giorno non avrebbero più voluto sapere chi saresti diventata? Quando hanno preso strade diverse senza nemmeno guardarsi indietro, almeno per vedere se c'eri anche  tu?
Ho così tante fotografie che non riesco a sistemarle, non riesco a metterle in un ordine che somigli alla trama d'una storia. Sono immagini appiccicate che non guardo più. Qualcuna mi ricorda qualcosa, ma non basta per ripartire da lì, dal quel vago ricordo che suscita. Sono album destinati a cassetti, quelli bassi, che non apri mai. Non ci sono foto nuove, che raccontino di un noi, del senso di appartenenza, di quanto teniamo l'uno all'altro...a nessuno interessa poi molto. Ognuno ha i suoi eroi, vive in un altro paese, ed io non riesco ancora ad accettarlo.
Mi capita di prendere l'auto, iniziare un viaggio che mi porti nel luogo che chiamate casa, ma poi torno ed ogni volta mi manca un pezzo in più. Un vuoto che si aggiunge ad un altro e mi chiedo quando abbiamo lasciato che tutta la nostra storia andasse persa.

2 commenti:

  1. Difficile rispondere alla tua ultima domanda, Stefania. L'interrogativo che ti poni è quello di tutti noi, quando apriamo i cassetti bassi degli armadi e raccogliamo gli album o addirittura le foto sparse della nostra famiglia, di coloro che se ne sono già andati. La vita continua, i fogli di calendario si staccano sempre più numerosi negli anni che passano, e noi viviamo il nostro tempo, guardando quelle foto ingiallite sempre più lontane. Chissà, un giorno sarà così per le nostre, quando capiteranno in mano ai nostri figli, a chi verrà dopo. Gli stessi nostri interrogativi, nelle date che si saranno perse e chi ci sarà che non saprà come ordinare le foto! ... E' la vita! Rispondere riesce davvero arduo! ...

    Cesare

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  2. Dal punto di vista personale penso anch'io che finisca per essere così.
    Vista la ricorrenza del 2 giugno e prima ancora del 25 aprile, ci sono storie che sono state messe nel cassetto un po' troppo velocemente e dimenticate volutamente, per restituirci sui libri di storia una storia che non era quella degli eroi, o per lo meno lo era solo di alcuni.
    Il discorso è stato portato all'attenzione dell'opinione pubblica da Pansa, qualche anno fa...ma è ancora troppo poco e adesso farebbe bene a tutti, in un momento come questo, sapere dove si può finire o non finire. Ma soprattutto avere rispetto di chi ha dato la vita per diritti che noi oggi bistrattiamo, credendoli dovuti.

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