LE CUGINE BIANCHI


A guardarle negli occhi ritrovi quella consapevolezza che una donna finalmente sente d'aver conquistato, senza ritocchi né sotterfugi.
Sono donne di ottant'anni, o giù di lì, non di altri tempi, ma perfettamente calate nei nostri.
Chissà quante storie avrebbero da raccontarci!

Lina, dalle movenze graziose, nel suo abito chiaro,  non è più la bambina terrorizzata dalle maschere di Carnevale: aveva paura di tutto e i maschi del paese si divertivano a spaventarla. Ma quei momenti sono alle spalle e ora sembra pensare ai bei giorni trascorsi a Parma, quando era studente in trasferta a casa degli zii, e all'amore che la portò a Treviglio.
Tutto il resto è un'altra storia.

Carla, una mora decisa, al centro della "scena". Del resto nella sua vita ha sempre fatto scelte coraggiose. Non ha uno sguardo che sorride, piuttosto uno sguardo che sfida. Sembra dire: "Sono nata per questo".

Luisa, dai bei capelli d'argento, ha un viso solare. Pare un tipo tranquillo, ma non lasciamoci ingannare!  Laureatasi nella prima metà del Novecento, si trasferì in Argentina col marito per lavoro. Tutti gli anni ritorna al paese natio, magari passando per Parigi, dove vive una figlia, da sola col suo bagaglio e la sua voglia di vivere.

Caterina, donna raffinata, vive a Milano dove si stabilì col marito regista. Quegli occhiali non riescono a nascondere lo sguardo compiaciuto di chi porta ancora i capelli lunghi. E' a suo agio, forse perché avvezza alla vita di Società.



2 commenti:

  1. Mi piace questo tuo continuo cercare nella storia, nelle foto d'epoca, quasi a voler scoprire segreti che hanno fatto queste donne degne di nota e di segnalazione, Stefania.

    Cesare

    RispondiElimina
  2. Grazie. Io lo vivo come percorso di ricostruzione e nello stesso tempo di meraviglia; un modo per sentire vicine figure che fanno ed hanno fatto parte della mia famiglia, come se si raccontassero.

    RispondiElimina