SANTA MARIA DELL’ARGINE
Interessante edificio, in cui si saldano
armoniosamente il campanile romanico e la facciata del XVII sec., si trova in
precario stato di conservazione. I dipinti ad affresco ( 8 frammenti ),
asportati e trasferiti su tela fin dal 1954, sono custoditi nell’odierna chiesa
parrocchiale. Danneggiati dalle acque del Po e ormai poco leggibili, sono
ascrivibili alla scuola cremonese del XV sec. della cerchia del Bembo. Le
continue inondazioni del Po e la continua erosione della sponde indussero la
popolazione di quella zona a ritirarsi verso l’interno, dove venne edificato il
nuovo centro. Sconsacrata e ridotta a magazzino agricolo, risale a prima del
1200, ma fu sopraelevata ed ampliata con aggiunta di cappelle laterali nel
1682. Anche la facciata, in cotto con eleganti nicchie e cornicioni, è del
1682, epoca in cui il Po aveva distrutto la chiesa nella sua parte anteriore.
Isolata come si trova fra il verde dei campi, addossata all’argine maestro del
fiume, in pietra a vista, essa forma con il suo campanile dalla bella cuspide,
appoggiato all’abside, un insieme alquanto suggestivo.
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